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domenica 13 dicembre 2009

A Roma arriva l'anagrafe degli eletti. I massoni dovranno "svelarsi"


Da Il Messaggero.it

Approvata delibera all'unanimità. Grande Oriente: ci schedano. Alemanno: nessuna avversione contro massoneria.

ROMA (11 dicembre) - A Roma verrà istituita un'anagrafe pubblica degli eletti: consiglieri e assessori o le persone nominate nelle società comunali dovranno dichiarare l'appartenenza ad associazioni e organizzazioni, anche quelle massoniche. Violenta reazione del Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia Gustavo Raffi che ha parlato di schedature. Il testo approvato è stato emendato dalla maggioranza di centrodestra.


«Le facevano i nazisti e gli stalinisti» ha detto Raffi annunciando «le più ampie tutele in tutte le sedi». Commentando le dichiarazioni di ieri del sindaco Gianni Alemanno, secondo cui «i nominati e gli eletti non possono appartenere a società segrete, a prescindere se siano massoniche o meno» ha sottolineato: «Odorano di zolfo e riecheggiano, amiamo credere per ignoranza (nel senso latino del termine), le nefaste denunce del complotto demo, plutocratico, giudaico, massonico di triste e stucchevole memoria». Ribadendo che «la massoneria del Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani non è una società segreta ma opera alla luce del sole».


Alemanno: nessuna avversione contro la massoneria. «Non nutro nessuna avversione nei confronti della massoneria - ha affermato il sindaco Gianni Alemanno - Inviterò presto il Gran Maestro Raffi in Campidoglio per chiarire ogni equivoco e trovare una soluzione che garantisca la massima trasparenza sull'anagrafe degli eletti senza discriminare nè offendere nessuna sensibilità e nessuna cultura».


In particolare sono stati approvati sei dei sette emendamenti presentati: con quelli della maggioranza, primi firmatari Federico Mollicone e Andrea De Priamo, si estende l'anagrafe anche ai nominati cioè i destinatari di incarichi nell'amministrazione comunale e nelle istituzioni culturali oltre che nelle aziende partecipate del Comune di Roma. Inoltre in base ad un altro emendamento eletti e nominati dovranno dichiarare la propria appartenenza «ad associazioni culturali e sportive, a enti morali, a Onlus, a cooperative sociali, ad associazioni massoniche, a fondazioni e ad ogni altro genere di forma associativa pubblica e privata non coperta dalla privacy».


Tra gli emendamenti approvati anche quello a firma del consigliere comunale del Pdl Berruti con cui si istituisce l'obbligo di inserire anche il riepilogo semestrale delle iniziative consiliari cioè mozioni, delibere e interrogazioni. È passato un emendamento del consigliere della lista civica per Alemanno Antonino Torre di inserire l'elenco degli assenti ingiustificati nelle sedute del consiglio nelle quali manca il numero legale.


I primi firmatari Mollicone e De Priamo si sono detti «disponibili ad incontrare tutte le associazioni, compreso il Grand'Oriente, che ne facciano richiesta per spiegare che quest'obbligo è esclusivamente conoscitivo». «Siamo soddisfatti per l'approvazione della delibera - ha detto il capogruppo del Pd Umberto Marroni - perchè la trasparenza è l'elemento fondante di una democrazia partecipativa ed è alla base di un processo teso ad un maggiore coinvolgimento dei cittadini alla vita politica e delle istituzioni». Il capogruppo del Pdl Dario Rossin ha spiegato che «l'estensione dell'anagrafe anche ad amministratori e nominati è una scelta che va nel segno di una totale nitidezza amministrativa verso i cittadini».