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mercoledì 16 novembre 2011

A Udine il VI Seminario di Studi Massonici


La Massoneria collante di identità nazionale contro i rischi delle frammentazioni sociali
Udine Oltre 170 persone hanno partecipato il 12 novembre, a Udine, al sesto seminario di studi massonici 'L'unità nella molteplicità: 150 anni d'Italia. Ruolo e funzione attuale della Massoneria innanzi alle nuove frammentazioni sociali', organizzato dal Collegio circoscrizionale del Friuli Venezia Giulia del Grande oriente d'Italia, dedicato alla memoria del professor Antonio Celotti, figura di spicco della società civile e della massoneria friulana, scomparso a 103 anni nel 2010. Dopo i saluti del presidente del Collegio circoscrizionale del Fvg, Umberto Busolini, l'avvocato Giovanni Cecconi, nel suo intervento sul "dover essere" della Massoneria, ha difeso il ruolo storico e attuale del Grande Oriente, sempre più un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono trovare uno spazio per dibattere e riflettere sul presente e sul futuro della società in modo laico e scevro da dogmi, indipendentemente dalla loro provenienza geografica, dalle posizioni politiche e dalle fedi religiose. Il professor Paolo Virginio Gastaldi è sceso nell'attività concreta dei massoni durante il Risorgimento e sul sogno d'Italia che li guidava. "Più che all'Italia come unità statale - ha detto - i massoni pensavano all'unità della nazione italiana, con la necessità ancora molto forte allora di abbattere il sistema dell'ancien regime e a tutte le discriminazioni di carattere religioso che sparirono dalla penisola solo nel 1870". Il programma massonico era, dunque, un programma di inclusione politica e di aggregazione sociale -sconfiggendo, fra l'altro, l'analfabetismo e la povertà - di tutti i componenti della nazione.
Il professor Enzio Volli, Gran Maestro Onorario del Grande Oriente d'Italia, ha parlato del compito degli uomini 'illuminati' nel grave momento attraversato dal Paese. Uomini che devono continuare ad affermare che senza universalità non si può avere vera eguaglianza, vera fraternità e libertà.
A chiudere i lavori, il Gran Segretario Alberto Jannuzzelli, che in rappresentanza del Gran Maestro Gustavo Raffi, in Lussemburgo per impegni massonici internazionali, ha sottolineato come la Libera Muratoria si stia riappropriando di un ruolo che era già stato suo fra la metà e la fine dell'800: una funzione di collante nella società. Oggi, ha rimarcato Jannuzzelli, il compito della Massoneria è quello di continuare a completare quella struttura incompiuta che è l'Italia attraverso un Risorgimento della ragione. La Massoneria, energia morale della società, richiama alla coesione nazionale per affrontare le sfide dell'oggi.