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lunedì 18 giugno 2012

Guerre à la guerre. La leçon de Coenobium

Claudio Giulio Anta - Peter Lang, Bruxelles

CoenobiumFra gli esuli italiani che raggiungono il Cantone Ticino dopo l'azione repressiva dei governi Di Rudinì e Pelloux - a seguito dei moti popolari del 1898 - figurano Enrico Bignami, Giuseppe Rensi e Arcangelo Ghisleri che, nella tranquilla Lugano, danno vita a un "cenobio" composto da intellettuali di vari Paesi: una sorta di convivio laico dove isolarsi dalla routine quotidiana e coltivare i valori spirituali. Così viene creato «Coenobium», la "rivista internazionale di liberi studi" operante dal 1906 al 1919. Questo periodico si distingue per la pluralità dei temi trattati: dalla scienza al diritto, dalla storia alla filosofia, dalla letteratura allo spiritualismo, alla pedagogia e alla psicologia. La nascita di «Coenobium» coincide con la crisi del positivismo di fine '800 che rimette in discussione tanto la cosiddetta infallibilità del sapere scientifico, quanto l'idea del progresso necessario, quasi ineluttabile. Si riscopre così un nuovo orizzonte culturale che affonda le radici nel neoidealismo e nel nascente movimento modernista, in un ideale socialista di matrice mazziniana capace di "legare" i bisogni materiali e spirituali di ogni individuo e dell'intera società. Però, con l'inizio del primo conflitto mondiale l'attenzione di «Coenobium» si concentra sulla spirale di violenza generata dall'evento bellico: da qui una serie di denuncie, affidate alla rubrica "Guerra alla guerra!", che determina un forte cambiamento di rotta nella linea editoriale della rivista diretta da Bignami, deciso a farne un robusto strumento di propaganda pacifista. Una tale iniziativa - da cui trae spunto questo libro, che contiene una significativa parte antologica - vede alternarsi una nutrita serie di prestigiose personalità del mondo culturale e politico europeo, tra cui spiccano gli interventi di William Jennings Bryan, Henri La Fontaine, Heinrich Lammasch, Karl Liebknecht, Giuseppe Emanuele Modigliani, Giuseppe Motta, Charles Richet, Romain Rolland, Claudio Treves e Filippo Turati.
 La scheda del libro dal sito dell'Editore