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lunedì 11 giugno 2012

Primavera di pensiero nell'Est. Una catena fraterna lega la Massoneria italiana e serba

Belgrado, 1-3 giugno

Più di 30 Grandi Logge hanno partecipato a Belgrado alla Gran Loggia della Gran Loggia Regolare di Serbia. Ai lavori hanno preso parte il Gran Maestro, Gustavo Raffi, il Gran Rappresentante, Liborius Ceran e i Garanti d'Amicizia, Enzo Viani e Paolo Mundula Gustavo Raffi
Un'altra pietra per la Primavera della Massoneria dell'Est. Dal 1 al 3 giugno si è tenuta a Belgrado l'Annuale Gran Loggia della Gran Loggia Regolare di Serbia. I lavori rituali hanno visto l'Installazione del nuovo eletto Gran Maestro, Ranko Vujacic. Subentra al Gran Maestro Petar Kostic, che lascia l'incarico dopo sette anni di importante lavoro per lo sviluppo della Massoneria in Serbia e in Europa. All'importante evento hanno partecipato più di 30 Grandi Logge Estere, tra cui la Gran Loggia Unita d'Inghilterra, oltre ai rappresentanti dei Corpi Rituali. Era inoltre presente il segretario esecutivo della conferenza mondiale delle Grandi Logge, Thomas Jackson. Per l'Italia, ai lavori della Gran Loggia Regolare di Serbia hanno partecipato il Gran Maestro, Gustavo Raffi, il Gran Rappresentante del Grande Oriente d'Italia, Liborius Ceran, e i Garanti di Amicizia Enzo Viani e Paolo Mundula. La Gran Loggia Regolare di Serbia nella sua lunga storia è sempre stata legata da vincoli fraterni e comunanza di pensiero con il Grande Oriente d'Italia. Alcune Logge furono consacrate dagli ufficiali massoni Garibaldini e la Libera Muratoria di Palazzo Giustiniani è stata protagonista della ricostruzione della Massoneria in Serbia dopo gli eventi bellici della Seconda Guerra Mondiale e la notte della dittatura comunista. Nel suo saluto, il Gran Maestro Raffi ha rimarcato la fratellanza storica tra la Serbia e l'Italia iniziata nel lontano 1876, quando gli ufficiali Garibaldini consacrarono la prima Loggia Massonica 'Luce dei Balcani'. Un'Officina le cui colonne furono rialzate nel 1991, grazie all'impegno del Grande Oriente, sotto il distintivo 'Luce dei Balcani-Garibaldi''
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