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venerdì 22 marzo 2013

La filosofia di Topolino

Giulio Giorello, Ilaria Cozzaglio - Guanda Editore 

GiorelloIl secolo dei Lumi fu turbato da una provocante filosofa in gonnella, tale Thérèse Philosophe, nata dalla fantasia di Denis Diderot. Il Novecento - il secolo dei totalitarismi, ma anche delle più affascinanti scoperte della scienza, dalla relatività di Einstein alla doppia elica del dna - ha avuto il suo più provocante filosofo in un Topo che, per spregiudicatezza nell'attraversare i confini delle discipline e mettere in discussione la costellazione dei pregiudizi stabiliti, non ha nulla da invidiare a Bertrand Russell, Karl Popper o Martin Heidegger. Mickey Mouse (Topolino per noi), dagli anni Trenta agli anni Cinquanta, ha vissuto le più affascinanti avventure e affrontato quesiti come la terribile libertà del "quarto potere", gli ambigui prodigi della scienza asservita alla guerra, l'impossibilità della giustizia e la difficoltà di trattare con le culture "altre", per non dire le sfumate regioni del mito o dell'aldilà. Altro che il Topolino tutto legge e ordine, collaboratore della polizia. È, invece, un ribelle capace di battersi contro ogni forma di prevaricazione, anche se l'esito non è sempre la vittoria. Quello che Walt Disney e i suoi collaboratori ci consegnano alla fine di ogni episodio è un Topo sempre più incerto e problematico sulla natura dell'universo e lo stesso complesso mondo di Uomini e topi. Ma proprio per questo continua ad affascinare, perché la ricerca, come l'avventura, non ha fine.
 La scheda del libro dal sito dell'editore