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lunedì 29 aprile 2013

Allende: il Presidente del Cile che non abbandonò mai la Massoneria

Un video di Agenparl sulla visita in Italia della Delegazione Cubana

Allende"Nella terra delle opinioni, spesso l'errore è compagno della ricerca. Capita a volte che ciclicamente qualcuno metta in discussione l'appartenenza convinta di Salvador Allende alla Libera Muratoria. C'è anche chi scrive che si allontanò, o non difese i valori degli uomini del dubbio. In realtà Allende non abbandonò mai la Massoneria. Fedeltà alle idee della Massoneria espresse nel suo viaggio a Cuba, come ha confermato il Gran Maestro della Libera Muratoria cubana, Evaristo Rubén Gutiérrez Torres, in questi giorni in Italia dopo aver partecipato alla Gran Loggia del Grande Oriente d'Italia, a Rimini. "E' stato un massone convinto, fino alla fine", ha più volte scritto l'ex Gran Maestro di Cuba, José Ramón González Díaz". Quando era presidente del Cile, Allende pronunciò una Tavola su "Massoneria e socialismo" durante la Tornata della Gran Loggia di Colombia a Bogotà, il 28 agosto 1971. Ricordando la sua iniziazione, così si espresse: "Avevo piena coscienza che l'Ordine non è né una setta, né un partito, e quando per la prima volta, ascoltando il Rituale, udii che gli uomini senza principi e senza idee ferme, sono come le imbarcazioni che, una volta rotto il timone, si sfasciano contro gli scogli. Appresi anche che nel nostro Ordine non ci sono gerarchie di natura sociale né economica. Fin dal primo momento divenne dunque più forte in me la convinzione che i principi dell'Ordine, proiettati nel mondo profano, potevano e dovevano essere un contributo al gran processo rinnovatore che tutti i popoli del mondo cercano di effettuare, specialmente i popoli di questo Continente, la cui dipendenza politica ed economica accentua la tragedia dolorosa dei paesi in via di sviluppo".
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