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giovedì 6 giugno 2013

Dan Brown, con 'Inferno' dico grazie a Dante e all'Italia

Lo scrittore a Firenze esalta la 'meravigliosa cultura italiana'

Dan Brown"Il mio nuovo romanzo è un atto d'amore per la civiltà artistica e letteraria italiana, che non ha paragoni nel mondo, e che prende avvio simbolicamente con la Commedia di Dante Alighieri". Lo ha detto lo scrittore americano Dan Brown, autore del bestseller internazionale 'Il Codice da Vinci' con le sue 81 milioni di copie vendute, presentando a Firenze, nella Sala dei Gigli di Palazzo Vecchio, "Inferno", tradotto in italiano da Mondadori. Dan Brown ha manifestato una sorta di venerazione verso il Sommo Poeta, il cui pensiero culturale ha influenzato "in modo vivido" la storia della Chiesa con la sua immagine dell'Inferno, del Paradiso e del Purgatorio. "Possiamo dire - ha affermato lo scrittore - che Dante è l'inventore dell'Inferno per come lo concepiamo anche noi oggi, codificato in un'immagine potente e terribile allo stesso tempo". Poi ha aggiunto: "La Divina Commedia è un po' come la Gioconda, un'opera assolutamente immortale che ci fa rimanere sempre a bocca aperta". "Il mio unico scopo - ha puntualizzato Brown - è stato quello di parlare di Dante, di scrivere su Firenze, stando molto anche a Firenze, di mettere in luce i contrasti tra bene e male, tra passato e modernità, per illuminare ciò che di Dante è ancora valido oggi".