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lunedì 20 gennaio 2014

"Ostinatamente puri", alla Casa delle Culture di Roma di scena la poesia araba

Cultura del dialogo

Guido Ruvolo"Ostinatamente puri" è un concerto teatrale di poesia araba dalle origini ai giorni nostri, che fa rivivere e sentire dentro e fuori l'animo umano la cultura arabo-mediterranea come cerchi concentrici attraverso grida di rabbia, gemiti d'amore, musica, danza e canti. Suoni e versi arabi, che partono dal VI secolo fino ai giorni nostri e raccontano al pubblico in lingua italiana ed araba l'amore, l'odio, la guerra, la lontananza, il desiderio, dagli albori del mondo arabo attraverso straordinari poeti come Al-Niffari, Abu Nawas, Al-Gazzar, Al-Shanfara, Ibn Al-Rumi, Al-Buhturi, Omar Khayyam, Abouelkassem Chebbi, Nizar Gabbaani. Si tratta di una drammatizzazione del poetico in musica e danza, ovvero un concerto teatrale che rispecchia l'anima ed il pensiero del popolo arabo, vicini, uniti e simili ai popoli del mediterraneo nel vivere i grandi avvenimenti della vita ( nascita, amore, morte, ... ) che ci accomuna pur con dovute differenzazioni. Lo spettacolo, con la partecipazione dei due maestri tunisini di musica Chokri Ben Zaghdane e Khaled Ben Salah, la danzatrice Anastasia Francaviglia, un'artista italiana che canta in lingua araba Giusi Khemiri e quattro attori di cui tre italiani, Guido Ruvolo, Achille Brugnini e Teodora Nadoleanu e un tunisino Kais Boumaiza, è stato realizzato in collaborazione con il Centro Culturale Tunisino di Roma e va in scena il 16, il 17, il 18 (ore 21,30) e il 19 gennaio (ore 18) alla Casa delle Culture - via San Crisogono 45c (Pza Sonnino, Trastevere).
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