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venerdì 11 aprile 2014

Metafore e citazioni nelle allocuzioni di Raffi e Bisi. Da Baumann a Kant, da Bob Kennedy a Gianna Nannini

A vele spiegate verso il futuro

Vele spiegateIl mare, il vento che riempie le vele, la rotta da seguire. Le allocuzioni pronunciate a Rimini durante la Gran Loggia da Gustavo Raffi come Gran Maestro uscente e da Stefano Bisi come nuovo Gran Maestro evocano immagini piene di vita, di forza, di speranza. Immagini veicolate da parole che suscitano emozioni, che arrivano al tempo stesso al cuore e al cervello, che non sono retoriche, ma forti e suggestive, capaci di suscitare una immediata adesione di pensiero e facilmente decodificabili perché riferite a un comune contesto spazio-temporale, a una storia condivisa. Raffi ha scelto di citare il grande sociologo polacco contemporaneo Zygmunt Bauman, teorico della modernità liquida, espressione usata per descrivere la instabile fragilità di oggi dalla quale si genera la paura con tutti i rischi che essa comporta; il filosofo nolano Giordano Bruno, libero pensatore, condannato al rogo dall'Inquisizione nel 1600 per le sue idee giudicate eretiche; i filosofi tedeschi Kant e Schopenhauer ("velo di maya"), illusione che copre la realtà delle cose nella loro essenza autentica. Anche Bisi ha scelto Kant, ha citato poi Seneca, filosofo, poeta e politico romano; Bob Kennedy, il grande politico americano rimasto ucciso come il fratello e presidente degli Stati Uniti John Kennedy, in un attentato il 6 giugno del 1968, durante la campagna elettorale. Ma, nel parlare di tradizione, di radici che non sono catene, il nuovo Gran Maestro ha preferito fare riferimento a una notissima cantante della sua città, Siena, Gianna Nannini. Una scelta pop che ha incluso anche il menestrello calabrese Rino Gaetano, morto in un incidente nel 1981, divenuto celebre per la graffiante ironia e la denuncia sociale delle sue canzoni e il cantautore e poeta genovese Ivano Fossati.