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lunedì 3 novembre 2014

Accordi di libertà. A Palazzo Giustiniani convegno con il Gran Maestro Bisi



Roma
Palazzo Giustiniani, 29 ottobre 2014, un Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, in veste ufficiale, accompagnato dai Fratelli, ha varcato la soglia della sede storica della Massoneria italiana, quella che fu inaugurata dal Gran Maestro Ernesto Nathan nel 1901, confiscata dal regime fascista nel 1925 e poi, dopo il risveglio massonico nel secondo dopoguerra, abbandonata forzatamente negli anni Ottanta. L'occasione di tornare a Palazzo Giustiniani, ora sede del Senato della Repubblica, e di prendere posto nella Sala Zuccari, che fu il Tempio Maggiore del Grande Oriente, è stata data dalla Fondazione Allori che ha invitato il Gran Maestro Stefano Bisi alla presentazione del libro fotografico "Accordi di libertà", volume che ripercorre le tappe della firma del Concordato dello Stato italiano con il Vaticano nel 1984 e dell'avvio delle intese con le altre confessioni religiose. Grande attenzione del pubblico per tutta la durata dei lavori in cui si sono alternate le voci di esponenti di diverse visioni del mondo, tutte concordi nella necessità di prestare maggiore attenzione alle esigenze di una società ormai pluriarticolata che deve potersi esprimere liberamente, nell'ambito del diritto, in ogni sua manifestazione, ideale, spirituale e religiosa. Il Gran Maestro Bisi ha portato al confronto la visione del mondo della Massoneria e la sua storica tradizione di ininterrotto esercizio di libertà. "Libertà questa bellissima parola che figura come primo elemento distintivo nel trinomio della Libera Muratoria è per noi è sacra e inviolabile - ha detto il Gran Maestro - e perché il progresso e il bene dell'Umanità, per cui ci battiamo da secoli, premino i nostri sforzi, assicurino un radioso avvenire e rendano gli uomini e il mondo migliore, è più che mai necessario che certi momenti che hanno segnato una svolta per i rapporti fra mondi diversi della società siano ricordati come esempio per tutti. Più che mai in momenti di crisi, come quella che sta vivendo in questo momento l'Umanità intera". "Ben vengano tanti altri 'Accordi di Libertà' come quello di cui si è parlato oggi, - ha continuato - magari a livello mondiale, visto i rischi che l'Umanità corre. Lo auspichiamo tutti. Ben vengano altri grandi esempi che possono costituire un ponte d'amore, di pace e di fratellanza universale in un mondo che tanti scellerati fanatismi vogliono invece solo dividere.  Ma sino a quando la Temperanza, quella figura femminile raffigurata in una parete di questa bellissima sala Zuccari, alimenterà, insieme alla ragione, il cuore dei più saggi, allora la Libertà non sarà mai in pericolo. E sarà bello confrontarsi e lottare perché chiunque possa affermare le proprie opinioni come scrisse Voltaire nel suo famoso trattato sulla Tolleranza: "Disapprovo ciò che dici, ma difenderò sino alla morte il tuo diritto di dirlo". Attuali e più che mai urgenti oggi quelle frasi a distanza di oltre due secoli, quando fanatismo religioso, intolleranza e calpestamento dei diritti e delle libertà altrui regnano minacciando gli uomini in tanti angoli della Terra". Il Gran Maestro Bisi nel suo intervento ha ricordato le parole del Gran Maestro Nathan pronunciate, in una lunga e articolata allocuzione, il giorno dell'inaugurazione di Palazzo Giustiniani come sede della Massoneria: "Lo Stato deve rispettare tutte le fedi; nessuna ha motivo di elevare a dogma, perché nessuna adempie al suo massimo compito: quello di insegnare per sviluppare l'intelletto, d'educare per sviluppare il cuore, addestrarlo all'esercizio della virtù quale dovere civile. Quindi, insegnamento laico fondato soprattutto sull'educazione morale". "Parole che costituiscono il Dna e il pensiero imperituro della Massoneria – ha continuato Stefano Bisi - che è da sempre aperta al dialogo, al confronto e alla tolleranza, quella tolleranza che ci fa accogliere nelle nostre logge uomini di tutte le fedi e di tutti i colori politici nel massimo reciproco rispetto delle idee di ciascun individuo". "Essere qui oggi, - ha ribadito - a rappresentare il nostro antico e sempre giovane ed attuale Ordine in un convegno che parla di Memoria e di Accordi di Libertà, è stato quindi per me un motivo di grande orgoglio e anche un'occasione per fare conoscere il patrimonio di valori e di idee perenni e rivoluzionarie della Massoneria.