Loggia

Official Web Site

www.heredom1224.it

sabato 15 novembre 2014

La loggia Savonarola celebra i suoi 70 anni con una serie di incontri. Il primo il 22 novembre



Ferrara
Il 2015 sarà in l'anno ufficiale del 70ennale della loggia "Gerolamo Savonarola" di Ferrara (104). Un traguardo importante e significativo per quella che è in ogni caso la loggia massonica più "longeva" di Ferrara (attualmente ve ne sono altre due: la "Giordano Bruno" che ha festeggiato appena l'anno scorso i suoi primi 40 anni, e la "Meuccio Ruini", la più giovane, fondata nel 2006; presto potrebbe aggiungersene una quarta, ma l'iter è ancora in corso). La stessa Loggia Savonarola intende fare di questo appuntamento con la "sua" storia, anche un appuntamento con la storia di Ferrara e del Paese. Per questo diverse manifestazioni del suo 70ennale saranno pubbliche ed aperte al confronto con la cittadinanza. Si comincia fin d'ora, precisamente sabato 22 novembre, alle ore 16.00, presso la Sala della Musica, nel complesso di San Paolo (via Boccaleone 19) con una conferenza pubblica sul tema "La Massoneria e la Grande Guerra". Il 70ennale della Savonarola si intreccerà così con un altro importante anniversario storico: il centenario della prima guerra mondiale. Introdurrà i lavori l'avvocato Giangiacomo Pezzano, presidente del Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili dell'Emilia Romagna, mentre la relazione principale sarà tenuta dal professor Santi Fedele, docente di storia contemporanea all'Università di Messina e Gran Maestro Aggiunto del Grande Oriente d'Italia. Moderatore sarà invece l'attuale Maestro Venerabile della Loggia Savonarola, il chirurgo Stefano Mandrioli. Due gli interrogativi di fondo: che fine fece lo spirito universale della Massoneria nei confronti dei nazionalismi che incendiarono l'Europa? E quanto fu determinante la Massoneria nel movimento interventista che portò l'Italia ad entrare in Guerra (alla quale cattolici, socialisti, e lo stesso Giolitti si opponevano)? Una responsabilità pagata con il sangue di oltre 2mila fratelli morti al fronte (praticamente il 10% delle massoneria di allora). Altri incontri sono in programma per il prossimo anno (sulla massoneria femminile e sulle opere benefiche della libera muratoria).