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sabato 31 gennaio 2015

La 'via femminile' della Massoneria al centro dell'incontro organizzato dalla Loggia "Savonarola"



Ferrara
Il rapporto tra il mondo massonico e quello femminile è stato al centro di un incontro che si è tenuto il 24 gennaio nella Sala della Musica in San Paolo a Ferrara, dal titolo "Massoneria del Grande Oriente e Ordine della Stella d'Oriente: storia, finalità e prospettive", organizzata dalla loggia ferrarese 'Gerolamo Savonarola' in occasione delle celebrazioni per il 70°anniversario dalla sua fondazione (1945-2015), al quale hanno partecipato in qualità di relatori Elda Levi, Worthy Grand Matron dell'Ordine della Stella d'Oriente, e Claudio Bonvecchio, docente all'Università dell'Insubria e Grande Oratore del Grande Oriente d'Italia, moderati da Stefano Mandrioli venerabile della Loggia Savonarola. Un tema da sempre molto dibattuto quello della possibilità di ammettere le donne nelle Obbedienze massoniche, la cui esclusione storicamente risale alle costituzioni del Settecento di James Anderson. Nonostante questa preclusione in anni recenti sono nate numerose associazioni femminili, più o meno riconosciute. Tra queste, il Grande Oriente d'Italia ne riconosce soltanto una -paramassonica- che è l'Ordine della Stella d'Oriente che accoglie sia uomini che donne insieme che testimoniano nella vita un impegno di ricerca iniziatica per un rinnovamento personale ed interiore. L'Ordine, nato negli Stati Uniti d'America nel 1876, consente l'ingresso solo ai maestri massoni e a donne a loro legate da stretti vincoli di parentela. Le cinque punte della stella simbolo dell'Ordine indicano i cinque 'ruoli' che la donna si trova ad assumere nel corso della propria vita e che le permettono di essere "Stella d'Oriente" (figlia, sorella, moglie, madre e vedova) "Ogni giorno oltre cinquanta quotidiani italiani -ha sottolineato il Grande Oratore Claudio Bonvecchio– ci riservano attenzione sia per criticarci che per scoprirci. Per questo motivo non dobbiamo astrarci dalla nostra epoca, ma ribadire con forza i nostri valori fondativi basati sulla libertà, la tolleranza, l'uguaglianza e la fratellanza. Sull'apertura al mondo femminile, la Massoneria non deve restare indietro in un tempo in cui anche la più chiusa delle istituzioni, la Chiesa Cattolica, affronta questo tema. Il mio parere personale è quello di creare fratellanze femminili in piena comunione con le fratellanze maschili esistenti ma ben distinte da queste. La distinzione è necessaria per una diversità di genere esistente a livello psicologico e nella percezione della realtà". "La mia esperienza all'interno dell'Ordine –ha raccontato Elda Levi– è iniziata trent'anni fa. Di solito il percorso iniziatico dura tre anni. Una donna ha il compito, all'interno della fratellanza massonica, di studiare e indagare l'emozionalità umana in tutte le sue sfaccettature. Mi immagino il cielo notturno come un soffitto, ornato da qualche ragazzina romantica con stelle fosforescenti, e una è di sicuro la sua preferita, quella a cui rivolge lo sguardo sognante prima di addormentarsi".