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lunedì 29 giugno 2015

La loggia "Domizio Torrigiani" celebra 110 anni di attività

Firenze
Il 6 luglio la loggia fiorentina "Domizio Torrigiani" (111) celebra 110 anni di vita con una tornata rituale alle ore 19 presso il Grand Hotel Mediterraneo (Lungarno del Tempio). Sarà presente il presidente del Collegio circoscrizionale della Toscana Francesco Borgognoni. L'anniversario importante si accomuna a un nome di grande valore e rispetto nella storia del Grande Oriente d'Italia, quello di Domizio Torrigiani, il Gran Maestro che dal 1919 e durante l'avvento del fascismo al governo, visse il periodo più travagliato della Massoneria italiana: prima con la messa fuori legge dell'istituzione nel 1925 e poi con la sua personale condanna a confinato politico a Lipari e a Ponza. Morì nel 1932, cieco, malato e stremato dagli eventi. I Liberi Muratori italiani rifugiati all'estero, alla sua morte, gli resero omaggio commosso con una lettera circolare inviata a tutte le Comunioni massoniche del mondo, non poche delle quali, nei loro messaggi di condoglianze al Grande Oriente, fanno esplicito riferimento alla persecuzione messa in atto dal fascismo nei confronti di quello che nella stampa massonica internazionale viene definito "Il Gran Maestro Martire": colui che con il suo sacrificio aveva testimoniato la fedeltà dei massoni italiani al trinomio Libertà - Eguaglianza - Fratellanza di cui i regimi totalitari del Novecento, e il fascismo italiano tra essi, costituirono l'antitesi radicale. La storia della Loggia "Domizio Torrigiani" trae invece origine dalla loggia "Avvenire" di Firenze le cui colonne furono abbattute nel 1925 a seguito delle persecuzioni e della citata legge fascista contro le associazioni. Nel 1945, con la fine della seconda guerra mondiale, sette Fratelli si riunirono nel capoluogo toscano per far rinascere la Loggia "Avvenire" e, contestualmente, decisero di intitolare l'officina rinata alla memoria di Domizio Torrigiani. Avuta l'autorizzazione dal Grande Oriente d'Italia, il 7 settembre dello stesso anno, alla presenza del Fratello Plinio Citi, l'officina commemorava per la prima volta l'illustre Gran Maestro. Da allora le celebrazioni si sono susseguite e significativa è stata quella del 2012, per l'ottantesimo della morte, quando la loggia finanziò con il Collegio circoscrizionale della Toscana, all'epoca presieduto dall'attuale Gran Maestro Stefano Bisi, il riordino dell'Archivio Domizio Torrigiani e la pubblicazione del relativo inventario dei documenti donati dagli eredi all'Istituto Storico della Resistenza in Toscana.