Loggia

Official Web Site

www.heredom1224.it

mercoledì 22 luglio 2015

Il Gran Maestro Stefano Bisi alla festa della loggia "Excelsior"

Val Pelice
"Mi auguro che le fiaccole che si accendono in Val Pellice il 17 febbraio possano diventare una grande fiamma che illumini le menti di chi deve garantire la libertà di coscienza". Il Gran Maestro Stefano Bisi domenica 12 luglio ha partecipato a Pinerolo alla festa della loggia "Excelsior" (21) che ha voluto celebrare insieme a lui un doppio anniversario, il 115° dalla sua nascita e il 70° dalla sua rifondazione. Un'occasione speciale la tornata celebrativa che ha avuto luogo in forma congiunta con le altre due officine di Pinerolo, "Acaja" (691) e "Savorgnan D'Osoppo" (587). Un'occasione anche per riflettere, in questi tempi pericolosamente segnati da un rigurgito di fondamentalismi, sulla necessità del dialogo e su quei principi che sono irrinunciabili non solo per i liberi muratori ma per tutta quanta l'umanità. Il 17 febbraio deve diventare una data simbolo, ha sottolineato il Gran Maestro. Non solo è il giorno infatti in cui venne messo al rogo Giordano Bruno che l'Inquisizione nel 1600 condannò come eretico, ma è anche il giorno in cui nel 1848 con l'Editto delle Lettere Patenti il re Carlo Alberto riconobbe i diritti dei valdesi e successivamente degli ebrei, premessa fondamentale per la libertà religiosa in Italia. Ogni anno queste terre celebrano questa importante ricorrenza accendendo ovunque gioiosi falò a testimonianza della fine di secoli di persecuzione. Una ricorrenza, che è già annoverata nel calendario massonico, ma che il Grande Oriente vorrebbe non fosse limitata a un ristretto ambito di persone, ma venisse estesa in tutto il paese per sancire simbolicamente quei principi che sono alla base della vita dei singoli e della società. La storia dell' "Excelsior" sintetizza nel suo stesso dna la storia più antica delle valli valdesi. E' datato 8 luglio 1900 l' innalzamento delle colonne dell'officina, la prima e tuttora unica presenza massonica strutturata su questo particolarissimo territorio. La loggia, che nel nome, reso famoso dall'omonimo ballo coreografico di Romualdo Marenco, vuole richiamare quell'idea di progresso molto in voga all'epoca, raccolse intorno a sé infatti numerosi esponenti della borghesia locale, funzionari pubblici, insegnanti e ministri di culto. Tante le personalità di spicco di quegli anni come il pastore, scrittore e giornalista Teofilo Gay e i professori del Collegio Valdese. E' in questo periodo che si viene a creare uno strettissimo legame tra la Massoneria e il mondo evangelico che comincia a intravedere nella Massoneria la possibilità di tradurre in atti concreti quelle istanze di ricerca del vero e del giusto, anche nell'ambito sociale, su cui è fondata la loro formazione. Una bella stagione ricca di fervore e fermenti culturali che ebbe vita breve e fu offuscata dall'avvento del Fascismo. Prima ancora del decreto di scioglimento del 1925 la "Excelsior" si mise in sonno. Immediatamente dopo la liberazione, i superstiti dell'officina si attivarono per riorganizzare il Tempio. Così il 22 agosto del 1945 si diede corpo a un triangolo massonico, il 23 settembre ebbero luogo ben otto iniziazioni e il primo ottobre venne emessa la bolla di fondazione.