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lunedì 2 novembre 2015

Il supremo Ordine del Sacro Arco Reale

di EDWARD EUGENE STOLPER, Gran Maestro Onorario del Grande Oriente d'Italia (apparso su «Rivista Massonica» – N. 10 del Dicembre 1977)



Mentre sul continente d'Europa, l'Ordine dell'Arco Reale è stato diffuso soltanto dopo quest'ultima guerra, nel mondo massonico dei paesi anglosassoni esso è stato un protagonista preminente, ed essenziale, da alcuni secoli.

Il suo rituale, attraente e caloroso, merita di essere conosciuto meglio, tanto più per il suo nesso intimo con la Massoneria simbolica. Ma, non è lo scopo di questo articolo di entrare in dettagli ritualistici e, nel riguardo, ci limiteremo a dire che si tratta del ritrovamento, sotto le macerie del Tempio di Salomone, di un segreto, perduto nel 3° grado simbolico (*A). 
Di conseguenza, l'Arco Reale viene generalmente considerato un logico seguito, o complemento, del grado di Maestro.

In comune con quasi tutti i rituali massonici, non si sa con esattezza da dove provenga e quando fu adottato per la prima volta. Molti studiosi, come Mackey e Goblet d'Alviella, hanno ritenuto che l'Arco Reale, originariamente, facesse parte del rituale di Maestro, dopo l'introduzione della leggenda iramitica, all'inizio del 18° secolo. I sostenitori di questa tesi (del resto non illogica) hanno pensato che, in seguito, quest'ultimo rituale fu abbreviato (e mutilato) eliminando appunto la parte dell'Arco Reale.

Altri massoni ricercatori sono stati, però, dell'opinione che il grado fu inventato in Francia, forse dall'esule giacobita Dr. Ramsey.

Oggi si pensa generalmente che nessuna di queste tesi è da scartare ma che, probabilmente, la verità si trova nel mezzo.

In vari antichi documenti sono state trovate delle espressioni, che potrebbero far pensare all'esistenza, in Gran Bretagna, dell'Arco Reale negli anni '20 e '30 del 18° secolo. Certa, è, però, soltanto l'esistenza in Scozia (Stirling) nel 1743, in Inghilterra nel 1752, in Irlanda nel 1752 ed in America (la colonia inglese della Virginia) nel 1753.

Nell'epoca, furono le Logge simboliche che conferirono questo grado, del resto senza avere una autorizzazione particolare da nessuno. Infatti, molte Logge, e soprattutto quelle che non riconoscevano l'autorità della Gran Loggia, sorta a Londra nel 1717, non esitavano ad adottare qualsiasi rituale attraente che, a loro avviso, avesse un aspetto di autenticità, o che fosse basato su una tradizione locale (*B).

L'Inghilterra ha il primato mondiale, non soltanto di avere creato la prima Grande Loggia, ma anche di avere conosciuto la prima guerra massonica che, però, restò tipicamente inglese. Infatti, questa lotta accanita era in sostanza nient'altro che una guerra «ritualistica», scatenata da un gruppo di dissidenti che era dell'opinione che la Gran Loggia non si fosse tenuta strettamente agli antichi rituali, introducendo vari cambiamenti ed aggiornamenti. 

Nel 1751 questi «ribelli», che si denominarono gli «Antichi», costituirono una Gran Loggia rivale, destinata a vivere per oltre 60 anni.


Una delle accuse era che i «Moderni», come furono battezzati i sostenitori della Gran Loggia originaria, avevano abbandonato l'antica leggenda dell'Arco Reale. Essi, forse in parte per reazione, replicavano però che l'Arco Reale non faceva affatto parte degli antichi rituali e, di conseguenza, le Logge alla loro dipendenza furono istruite di non occuparsi di questa nuova invenzione.

Gli «Antichi», invece, considerarono il grado come il punto culminante della Massoneria simbolica. La loro Costituzione, alla quale il compilatore (Gran Segretario) Laurence Dermott aveva dato il curioso nome di «Ahiman Rezon» (*C) diceva addirittura che l'Arco Reale era «la radice, il cuore ed il midollo della Massoneria». Perciò, la G. Loggia degli «Antichi» era anche conosciuta come la «Gran Loggia dei 4 gradi».

L'Arco Reale dimostrò, però, di avere una tale attrazione magnetica cui moltissimi Fratelli «moderni» non potevano resistere. Di conseguenza, essi prendevano questo 4° grado, segretamente od apertamente, in una Loggia degli «Antichi», od addirittura in una Loggia «moderna» che lo conferiva quasi clandestinamente. Malgrado l'attitudine ufficiale della Gran Loggia Madre, verso il 1766, persino molti Gran Dignitari e Grandi Ufficiali erano diventati Compagni dell'Arco Reale.

In quell'anno (1766) accadde che il Gran Maestro dei «Moderns», Lord Blainey, firmò, a titolo personale, il cosidetto «Charter of Compact», costituendo con esso il primo Gran Capitolo dell'Arco Reale del mondo (Grand and Royal Chapter of the Royal Arch of Jerusalem), con il diritto esclusivo di costituire Capitoli. 

Tra i 30 firmatari si trovano i nomi di J. Heseltine (Gran Segretario dell'Ordine), Thos. French (ex Gran Segretario) ed un nome italiano: Pignatelli (finora non siamo stati in grado di stabilire di quale Pignatelli si trattava, forse di un diplomatico del Regno di Napoli).

Questo colpo di scena fu assai imbarazzante per la Gran Loggia che certamente non condivise l'azione del suo Gran Maestro. Sull'atto originale, qualcuno ha persino «falsificato» l'anno, cercando di convincerci che Lord Blainey aveva preso questa sua iniziativa nell'anno 1767, quando non era più Gran Maestro.

Da quel momento, la Gran Loggia dei «Moderns», di fronte alla realtà del Gran Capitolo, fu costretta a modificare il suo atteggiamento. Pur riconoscendo l'esistenza dell'Arco Reale, essa continuò ad affermare che quel grado non aveva niente a che fare con la Massoneria simbolica e che, quindi, non entrava nella giurisdizione della Gran Loggia.

Il Gran Segretario Spencer, nel 1768, ammonì una Loggia di Bristol: «Siete richiesti di non inserire mai le transazioni [dell'Arco Reale] nei vostri verbali di Loggia e di non occuparvi di quel grado durante le sedute di Loggia».

Nel 1767 il Fr. Spencer aveva scritto: «L'Arco Reale è una Società che noi non riconosciamo e che riteniamo di essere una invenzione, per introdurre delle innovazioni e per sedurre i Fratelli». È curioso che lo stesso Fr. Spencer, l'anno precedente, era stato «esaltato» nel grado dell'Arco Reale in un Capitolo londinese. 

Anche il Fratello italiano Ruspini, ancora oggi famoso nel mondo massonico inglese (), era un protagonista eminente dell'Arco Reale, pur appartenendo alla Gran Loggia dei «Moderns».

Il Gran Segretario Heseltine, nel 1774, scrisse: «È vero che molti Fratelli appartengono ad un grado in Massoneria, che si dice di essere superiore, e che si chiama Arco Reale... Ho l'onore di appartenere a questo grado..., ma esso non è riconosciuto dalla Gran Loggia...».

Verso la fine del secolo, nel 1792, la Gran Loggia dei «Moderns» precisò per l'ennesima volta: «che la Gran Loggia non ha niente a che fare con i procedimenti della Società dei Massoni dell'Arco Reale». Ma malgrado queste asserzioni, il Gran Capitolo dei «Moderns» era in costante crescita e, nell'anno 1800, aveva 116 Capitoli alla sua dipendenza. Molte Logge dei «Moderns» continuarono, però, a lavorare nel grado senza nessuna Bolla.

Nel 1771, gli «Antichi», preoccupati di questi sviluppi nel campo dei rivali, si sentirono in dovere di creare, anche essi, un Gran Capitolo, ma sembra che risultasse molto attivo, fino al 1783. Inoltre, a differenza del Gran Capitolo dei «Moderns» non aveva una indipendenza di azione ed era strettamente lega-to alla rispettiva Gran Loggia.

E finalmente, nel 1813, le due Grandi Logge rivali mettevano fine alla loro assurda guerra. 

Ovviamente, durante le lunghe e dure trattative, la questione dell'Arco Reale fu un argomento di grande rilievo. Secondo la Gran Loggia dei «Moderns» avrebbe continuato ad essere una «Società distinta», mentre, per gli «Antichi» il grado era una parte essenziale della Massoneria simbolica.

Il risultato fu un compromesso che, dice Bernard Jones, «stabilì, per tutti gli anni seguenti, la posizione alquanto anomala, occupata dall'Arco Reale nella giurisdizione inglese». 

Infatti, il famoso atto di Unione fra le due Grandi Logge, stabilì che: «Pure antient Masonry consists of three Degrees, and no more, viz. those of the Entered Apprentice, the Fellow Craft, and the Master Mason, including the Supreme Order of the Holy Royal Arch». Ossia che "La pura, antica Massoneria è composta da tre gradi, e non di più, cioè quelli dell'Apprendista Ammesso, del Compagno di Mestiere e del Maestro Muratore, ivi incluso il Supremo Ordine del Sacro Arco Reale".

In sostanza, con questa dichiarazione l'Arco Reale fu destinato ad essere un'appendice del 3° grado simbolico. 

Citiamo lo studioso inglese Bernard Jones (1), che si chiede, quasi ironicamente: «... Non è strano, che quello, che nel 1813 fu considerato di essere soltanto il completamento di un grado simbolico, è rimasto sotto la giurisdizione di un Corpo [cioè il Gran Capitolo] estraneo all'Ordine...? ... Una simile condizione anomala deve essere stata il risultato di un compromesso, concluso dopo difficili trattative - un compromesso possibile soltanto nel modo di pensare inglese ma si deve ammettere che il compromesso, illogico che sia, ha funzionato...».

Nel 1817, dopo ulteriori trattative, anche i due rivali Gran Capitoli si unirono e, ancora una volta, fu ribadito che l'Arco Reale non era un grado. 

Anche il rituale inglese subì varie modifiche, per essere allineato con i principi del compromesso, ed il risultato dimostra di nuovo una serie di anomalie. 

Infatti, durante la cerimonia della «esaltazione», il rituale parla continuamente di «questo supremo grado». Ad un certo punto il candidato viene poi informato che non si tratta affatto di un grado, ma di un complemento del terzo grado. Dopo di che il rituale continua a parlare di «questo supremo grado», il quale, del resto, nel rituale Aldersgate è chiamato «L'essenza della Massoneria» (*E).

Una delle prime decisioni del Gran Capitolo Unito fu il riconoscimento di tutti i Capitoli costituiti in precedenza. Pure nel 1817, la Gran Loggia Unita deliberò all'unanimità, di riconoscere «sempre le procedure del Gran Capitolo, purché esse non interferiscano con i Regolamenti della Gran Loggia».

Citiamo alcuni articoli, validi ancora oggi nella giurisdizione d'Inghilterra:
- Ogni Capitolo deve essere «innestato» su una Loggia regolare e porta il numero di matricola di quest'ultima.
- Ogni petizione per un nuovo Capitolo deve essere sottomessa al Gran Capitolo, sottoscritta da almeno 9 Compagni dell'Arco Reale, ed accompagnata da una raccomandazione del Venerabile, Sorveglianti e membri di una Loggia regolare.
- Il Gran Maestro dell'Ordine diventa automaticamente il Primo Grande Principale del Gran Capitolo, se egli, in precedenza, è stato Primo Principale di un Capitolo regolare. Anche il Gran Segretario, il Gran Tesoriere, ed il Gran Cancelliere dell'Ordine occupano normalmente posti equivalenti nel Gran Capitolo.

Oggi, nell'Arco Reale esistono 4 «gruppi» o «sistemi» originari, tutti nel mondo anglosassone. 

Essi sono, in ordine di importanza numerica: gli Stati Uniti, l'Inghilterra, la Scozia e l'Irlanda. 

Tre di essi, ovviamente, non sono stati coinvolti nella «guerra» inglese, anche se, nell'epoca, spesso dimostrarono una preferenza per gli «Antichi». I loro Gran Capitoli sono completamente distaccati dalle rispettive Grandi Logge, ma tutti, attraverso i loro rituali, affermano la grande affinità con i gradi simbolici. 

Il rituale americano dice, per es.: «Il grado dell'Arco Reale è il complemento del grado di Maestro... Senza l'Arco Reale, il Grado di Maestro è come una storia raccontata a metà...».

I rituali di questi 4 gruppi si sono sviluppati individualmente ma, per la verità, oggi dimostrano una sorprendente similarità.

Nel 18° secolo il rituale inglese è stato adattato alle esigenze dei due ex-rivali. A parte le anomalie, forse la cerimonia ha perso qualcosa in calore ma in compenso, ha guadagnato in profondità filosofica. Probabilmente per adeguarsi ai tempi moderni, fu sentita la necessità di abbreviare il rituale e cosi, oggi, in Inghilterra non viene più praticata la bella e suggestiva cerimonia del «passaggio dei veli» (ad eccezione di un Capitolo di Bristol, dove anche i rituali simbolici dimostrano delle divergenze interessanti).

In Scozia la Massoneria, meno «élite» di quella inglese, è molto popolare. Essa è pervasa di un grande calore umano, di uno spirito quasi nostalgico di fratellanza. Dello spirito, insomma, di Robert Burns e dell'Auld Lang Syne. Pure l'Arco Reale scozzese, che include il «passaggio dei veli», ha molto calore anche se, in alcuni punti, sembra essere stato influenzato dai cambiamenti inglesi (il lettore avrà capito che l'origine massonica di chi scrive è la Scozia).

Mentre la leggenda dei rituali inglesi e scozzesi si svolge nell'era di Ciro di Persia, quando quest'ultimo consentì agli Ebrei di ricostruire il loro Tempio, guidati dal Re Zorobabele, il Gran Sacerdote Giosuè ed il profeta Aggeo, quella irlandese si riferisce alla riparazione del Tempio, sotto il Re Giosuè, assistito da Shaphan ed Hilkiah. 

Anche il rituale irlandese conosce il «passaggio dei veli». Probabilmente, il rituale è di notevole antichità.

Forse, il rituale americano può pretendere di avere subito meno cambiamenti e, di conseguenza, di essere più antico degli altri. Indizi in quella direzione potrebbero essere la sua estrema lunghezza (3 ore) e, talvolta, una certa ingenuità, tipica dei tempi passati. Non può destare sorpresa che il rituale americano sia stato influenzato, in una certa misura, da quello irlandese. Esso contiene molte verità celate e, quindi, vale la pena uno studio attento.

Malgrado la grande similarità ritualistica, pochi sono i reali rapporti amichevoli fra questi 4 gruppi dell'Arco Reale e, di conseguenza, in pratica, ognuno di essi vive nella propria «galassia», senza sapere molto del modo di lavorare degli altri. Persino l'esperto inglese, Bernard Jones (1), parla relativamente poco della Scozia e dell'Irlanda, mentre dell'America sa dirci quasi niente.

Questo fatto curioso non è certamente da attribuirsi a sentimenti di inimicizia o di malvolontà ma, in parte, all'isolamento geografico e, soprattutto alle grandi differenze in struttura organica, differenze che non esistono nei vari organici dei gradi simbolici.

Il Gran Capitolo inglese gestisce esclusivamente l'iniziazione dell'Arco Reale, alla quale possono accedere tutti i Maestri Muratori.

In Scozia, il Gran Capitolo gestisce anche il grado di Mark Master (Maestro del Marchio, che in Inghilterra è un Corpo indipendente) e di Excellent Master (il passaggio dei veli). Questi ultimi 2 gradi sono prerequisiti per quello dell'Arco Reale (*F). 

Naturalmente, fra l'Inghilterra e la Scozia vi sono dei rapporti di amicizia e, quindi, il grado dell'Arco Reale di un visitatore inglese, è riconosciuto in Scozia. Ma, fatto strano, la visita non sarebbe un grande successo. Il visitatore non potrebbe partecipare alle cerimonie di Mark Master e di Excellent Master e, di conseguenza, in Scozia, il traffico dei visitatori inglesi non è molto intenso. Viceversa, un visitatore scozzese non troverebbe difficoltà in Inghilterra, se non fosse per il fatto che, in quel paese, generalmente le visite sono fatte per invito. E così si verifica il fatto curioso che i due Grandi Capitoli si riconoscono ma si conoscono poco.

Il caso dell'Irlanda è quasi analogo a quello della Scozia, ma negli Stati Uniti la situazione è ancora molto più complicata. In quell'immenso paese, dove l'Arco Reale conta circa 1 milione di aderenti, ogni Stato ha il suo Gran Capitolo, sotto l'ombrello di un Gran Capitolo Generale (al quale non fanno capo, però, tutti gli Stati (*G). 

Ogni Gran Capitolo ha sotto la sua giurisdizione una sequenza di 4 gradi del cosiddetto
Rito di York (*H): Mark Master, Virtual Past Master, Most Excellent Master (non paragonabile con l'omonimo grado in Scozia) e Royal Arch Mason.

Per quanto concerne i rapporti di amicizia con la Gran Bretagna, alle difficoltà menzionate per la Scozia, è da aggiungere quella della distanza geografica. Di conseguenza, nel passato, sia l'Arco Reale americano, che quello britannico, hanno sempre lavorato nei propri territori, senza dare molta importanza al problema, puramente teoretico, del reciproco riconoscimento.

Durante, e soprattutto dopo, l'ultima guerra, i militari americani hanno portato le loro Logge e Capitoli anche in Europa, ed in particolar modo nelle zone occupate della Germania. In questo paese sono casi sorti alcuni Capitoli ed, in seguito, un Gran Capitolo del sistema americano. L'unico altro Gran Capitolo di quel sistema in Europa è quello costituito nel 1964 in Italia.

I punti di contatto con l'Arco Reale del tipo britannico sono, però, rimasti pochi. 

Ecco le parole in merito di una nota autorità(scozzese) in materia (2 a pag.92): «La questione del riconoscimento dei (tre) Gran Capitoli è difficile e, forse, questo spiega perché il Masonic Year Book della Gran Loggia Unita d'Inghilterra non dà un elenco dei Gran Capitoli riconosciuti dal Supremo Gran Capitolo d'Inghilterra».

Ripetiamo però che alla base di questa situazione non vi è nessun senso di antagonismo. Anzi, analogamente alla politica di Gran Loggia, l'Inghilterra non costituisce, per esempio, Capitoli in paesi dove esiste già un G. Capitolo, indipendentemente dal fatto se questo sia riconosciuto o meno (2 a pag. 219). 

Il Gran Capitolo Generale americano adotta un atteggiamento simile (*I). Inoltre, gli Americani non hanno mai esitato nel riconoscere validi i gradi dell'Arco Reale scozzese e olandese di chi scrive.



L'Autore ha vissuto in un paese dove 4 Grandi Logge e 3 Grandi Capitoli dell'Arco Reale cooperavano pacificamente e fra-ternamente, senza limiti territoriali e senza la pur minima frizione. Si aspetta quindi che in Italia altrettanto serenamente possano convivere, nel medesimo territorio massonico, l'Arco Reale di tipo americano e l'Arco Reale di tipo inglese, di cui una parte della Fratellanza italiana ha rivendicato la originaria peculiarità. I rituali e l'organico dei due sistemi sono or mai tanto differenziati che un Maestro Massone può ben volere arricchirsi di entrambe queste bellissime iniziazioni.
N. d. D.




NOTE 

(*A) In tutti i rituali del 3° grado, a conoscenza di chi scrive, dopo la perdita della P. vera, viene data una P. sostitutiva. Per ragioni ignote, in Italia, la P. viene ritrovata nel 3° grado stesso.

(*B) Infatti, nei paesi anglosassoni esistono ancora oggi vari gradi, di una importanza relativa, chiamati comunemente «allied degrees», «additional degrees» o «side degrees». Sono rituali «per gli amatori», di indubbia antichità e, in genere, si tratta di leggende pre-iramitiche o di uso locale, oppure di frammenti, tolti da rituali considerati troppo lunghi. Così, per es., il grado scozzese del Babylonian Pass fa parte, ancora oggi, del rituale americano dell'Arco Reale.

(*C) L'origine di questo titolo non è certa, ma alcuni studiosi suggeriscono che potrebbe riferirsi alla Bibbia di Ginevra del 1560, la quale cita Ahimon = fratello preparato e Rezon = segretario o principe. Così il titolo completo potrebbe significare: «fratello segretario».

(*D) Il Fr. (bergamasco) Bartolomeo Ruspini era un noto chirurgo-dentista di Londra (e della Corte). In Inghilterra egli è conosciuto ancora oggi, come il fondatore, nel 1788, della prima istituzione di beneficenza massonica: «Royal Masonic Institute for Girls».

(*E) Né la Gran Loggia, né il Gran Capitolo inglese hanno mai fatto stampare un rituale ufficiale. La conoscenza degli antichi rituali è, perciò, soprattutto basata sulle rivelazioni dei vari traditori. Inoltre, ci sono varie Logge di ricerca, che si sono occupate di stampare le versioni che, secondo loro, sono quelle giuste. Mentre nell'Ordine inglese la maggior parte delle Logge lavora secondo il rituale dell'Emulation Lodge of Improvement, il rituale più usato nell'Arco Reale inglese, è quello compilato dall'Aldersgate Chapter of Improvement. Altri rituali, generalmente con differenze minime, sono il «Domatic», lo «Standard», il «Complete», il «Metropolitan», il «Midland», ecc.

(*F) In Scozia, il Gran Capitolo dell'Arco Reale gestisce anche alcuni gruppi dei gradi addizionali (ved. *B). Si tratta della «Lodge and Council Series» (Royal Ark Mariner, Commander Noah, Babylonian Pass or Red Cross, Knight of the Sword, Knight of the East, Knight of the East and West, Chief and President), e della «Cryptic Rite Series» (Royal Master, Select Master, Super Excellent Master, Thrice Illustrious Master). Molti di questi gradi sono conosciuti anche in Inghilterra, talvolta sotto nomi diversi, ma in quel paese essi non sono governati dal Gran Capitolo dell'Arco Reale.


(*G) Negli Stati di Texas, Virginia e Pennsylvania, i Gran Capitoli sono sempre rimasti indipendenti.page5image31272

(*H) Laurence Dermott, nel Ahiman Rezon, pretendeva che gli «Antichi» lavoravano secondo il vecchio rituale della mitica Gran Loggia, riunita a York nell'anno 926. In America questo appellativo errato è rimasto attaccato al Rito di York, al quale i pratici Americani hanno dato una struttura piramidale, raggruppando in essa vari gradi «addizionali». Al gruppo di gradi dell'Arco Reale seguono la serie del «Council» e quella della «Commandery», culminando nel grado di Knight Templar. Negli Stati Uniti, quest'ultimo grado equivale, in «status», al 32° grado del Rito Scozzese Antico Accettato.

(*I) La politica di altri Gran Capitoli, come la Scozia e l'Olanda, è leggermente diversa, confermando così la legge che ogni Gran Capitolo è assolutamente sovrano. L'Inghilterra, per esempio, non impone i propri Regolamenti ad altri Gran Capitoli, ad eccezione, naturalmente, dei semplicissimi prerequisiti per il riconoscimento delle Grandi Logge: «Basic Principles for Grand Lodge recognition» (1929) e «The Aims and Relations of the Craft» (1938).




BIBLIOGRAFIA

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(2 ) G. S. DRAFFEN, Same aspects af international Masonic Law and Customs, in A.Q.C., VoI. 88, 1975.

BERNARD E. JONES, Freemasons' Guide and Compendium, Harrap Ed., London 1963.


H. F. INMAN, Royal Arch Working Explained, A. Lewis Ed., London 1960.


J. S. M. WARD, The Higher Degrees Handbook, The Baskerville Press Ltd. Ed., London, s.d.


R. F. GOULD, The History of Freemasonry (revised by the Rev. Herbert Poole), London 1951.


A. R. HEWITT, The Supreme Grand Chapter of England, a brief history from Lord Blainey to the Duke of Sussex, London 1966.


G. S. DRAFFEN, The Triple Tau, Edinburgh 1955.


W. R. KELLY, The advent af Royal Arch Masonry, in A.Q.C., voI. XXX.


A. MACKEY, An Encyclopaedia af Freemasonry, Philadelphia 1896.


- The Constitution and Laws of the Supreme Grand Chapter af Royal Arch Freemasons of Scotland, Edinburgh 1953.


- General Regulations established by the Supreme Grand Chapter for the Government of the order of Royal Arch Masons of England, London 1956.


- Costituzione, Regolamento tipo per i Capitoli, Codice d'Onore. Stampato e pubblicato dal Gran Capitolo dei Liberi Muratori dell'Arco Reale in Italia, Milano 1974.

Rituali consultati.
- The Ritual of the Holy Royal Arch, as taught in the Aldersgate Chapter af Improvement, London 1957.
- The Domatic Working af the Ceremonies af the Holy Royal Arch, including the Installation of the Three Principals, S.d. et l.
- The Ritual of the Holy Royal Arch Alternative Installation Ceremonies and Induction Ceremony, as taught by the Domatic Chapter of Instruction, London 1960.
- The Ritual of the Supreme Grand Royal Arch Chapter of Scotland, Edinburgh, s.d.
- Orde van Vrijmetselaren onder het Groot-Kapittel van het Heilig Koninklijk Gewelf der Nederlanden. Rituaal voor de inwijding tot R: : van het H: : K: : G : :, s.d. et l.
- Idem, Ritual va or de Installatie van de Principes en voor de Consecratie van een nieuw Kapittel, s.d. et l.
- Rituali stampati e pubblicati per ordine del Gran Capitolo dei Liberi Muratori dell'Arco Reale in Italia, Milano 1964.
- Richardson's Monitor of Free-Masonry, Philadelphia, s.d. ma ca. 1860. WALTON 

HANNAH, Darkness Visible, London 1954.


R. CARLILE, Manual of Freemasonry, London s.d. ma ca. 1880.

R. CARLILE, A Ritual and Illustration of Freemasonry, London s.d. ma ca. 1880.