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martedì 23 febbraio 2016

Cavalleria oggi, attualità e conferme





Di Michele La Rocca




Cavaliere oggi. Anacronismo che attraversa imperituro secoli affrontando orde barbariche di plebi derisorie ed al contempo affascina contemporanee menti eccelse e non, cori univoci di compiacenti aperture alla storia come strumento di differenziazione e risalto dei valori dell’animo.
Di certo non mera beatificazione del passato a fronte di una demonizzazione delle generazioni attuali, semmai un modo raffinato per distinguersi nell’ intrico dei moderni caleidoscopi urbani.
E’ noto, non si appartiene ad una fazione politica e non ci si riconosce in un'altra a causa dell’individualismo tipico del nostro Bel Paese,non ci sentiamo uniti nei sermoni del nostro amato Credo costituito da Dogmi incrollabili , più spesso da deboli certezze e certi praticanti dalla doppia morale, ma il bisogno di desiderare di appartenere ad un gruppo è così forte da superare il desiderio stesso e ci costringe sovente alle tipiche scissioni e sottogruppi che ormai ci contraddistinguono nel mondo.
A che servirebbe d'altronde appartenere ad un dato gruppo se non con compatta coesione. Certo non siamo più sangue dei Romani ma neppure dei Barbari ed il bianco e nero da soli non si adattano ad il nostro animo che ci spinge ad una visione della realtà intrisa di toni grigi ricchi di sfumature fantasiose tali da divenire persino a colori.
E l’estro da artista che alberga in ognuno di noi percorre la nostra coscienza in lungo ed in largo svariate volte al giorno così da “lavare”ogni pensiero rivolto al “Mea Culpa”. Per questo ed altri simili motivi che i gruppi di appartenenza degni di nota non si caratterizzano mai per democraticità, semmai si riscontra in loro una certa tendenza alla “dinasticità” nel comando e nei migliori dei casi ad una elezione per auto-proposizione dei candidati più esperti. In questo caso non si potrebbero desiderare guide migliori, tra la millenaria famiglia Sinclair i cui avi parteciparono alle crociate e furono compagni d’arme del reggente Bruce e Tiziano e Massimo come qualificati esperti del Templarismo anche esoterico.
Ebbene sotto il patrocinio della famiglia di cui portiamo fieri lo stemma, il Clan può svolgere un ruolo non di secondaria importanza oltre che nella ricerca storica anche nel viaggio introspettivo di Fede che sovente viene rimarcato in chiesa e poche volte si è abituati a fare. Inoltre, gli aderenti sono uniti dalla passione comune che disciplina il comportamento consentendo di migliorare la visione del lavoro di gruppo e di stringere nuove amicizie ed anche se talvolta ci possono essere insofferenze, defezioni e scissioni sono caratteristiche del comportamento di noi Italiani in generale che pure siamo stati più volte e siamo protagonisti di primo piano nel panorama della storia/cultura mondiali.
E il culto della grandezza passata come archetipo cristiano nazionale ed europeo è pronto a risorgere ogni qualvolta squilli l’adunanza che riunisce il Clan nei cadenzati appuntamenti, ai quali si presenzia disincantati ma allo stesso tempo volenterosi e speranzosi, raffinati epigoni dei nostri più credenti antenati monaci guerrieri.
Ma scrutando attentamente il significato della cavalleria religiosa odierna possiamo senza alcun dubbio attestarne la concreta utilità, non più intesa al prosieguo in senso stretto delle sue applicazioni guerresche, ma ad una meramente spirituale ed a quella di valore terreno palpabilmente più elevato che è la gioia di imparare a migliorare sé stessi apprendendo i simboli del passato.
Come definire i membri di un siffatto “Clan” oggi? Gli aderenti di questo Ordine possono di sicuro definirsi Dame e Cavalieri armati di grande passione, altruisti, inclini alla ricerca anche esoterica della storia e ad un comportamento consono al titolo ricevuto. Tutti, ovviamente rispondono alla condizione prevista anticamente per il conferimento di titoli nobiliari che almeno moralmente significa l’essersi distinti in qualche modo nella vita quotidiana ed accomunati dalla voglia di trascorrere il tempo libero immersi nella materia preferita. Unica regola non scritta: Recarsi almeno una volta nella vita a “Rosslyn Chapel”..
Il carattere cavalleresco ha ancora oggi una grande valenza morale, le battaglie combattute attualmente non più con le spade ma con gli strumenti dell’intelletto e della fede non sono meno difficili e sono più che mai attuali soprattutto in un epoca, questa, dove la nostra civiltà è debole di valori e tentata dalle “idolatrie” offerte dalle mille sfaccettature incuneate nei meandri della vita moderna.
Volendo usare un paradosso potrei affermare che non c’è più nulla di più moderno del classico, di ciò che rifugge le mode e le nuove linee di pensiero , ciò che resiste imperterrito ed ostinato nei secoli e che, quando si è a corto di idee e di valori torna sempre ad essere modello attuale e di esempio per tutti.