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mercoledì 10 febbraio 2016

Nel film “Il sindaco pescatore” messaggi occulti contro la Massoneria. Il Gran Maestro Stefano Bisi scrive alla Rai


Il Gran Maestro Bisi  si è rivolto direttamente al direttore generale della Rai per avere spiegazioni su un particolare del film. Ecco il testo della lettera inviata.
Egregio Direttore, nell’esprimerLe subito i ringraziamenti per la disponibilità con cui sicuramente leggerà questa lettera e nel farle i miei più alti complimenti per l’opera che sta portando avanti sin dai primi mesi nell’impegnativo incarico, devo con immenso dispiacere e rammarico evidenziarLe quanto segue.
Nel corso della fiction “Il sindaco pescatore”, andata in onda lunedì sera su Rai1, che racconta la storia e la tragica fine del primo cittadino di Pollica-Acciaroli, Angelo Vassallo, ucciso da barbari assassini,  purtroppo non ancora assicurati alla Giustizia, il protagonista magistralmente interpretato dall’attore Sergio Castellitto, si imbatte in un personaggio, don Marra, che incarna la lobby affaristica-camorristica del luogo e che porta al bavero della giacca un simbolo molto caro a noi massoni: la squadra e il compasso intrecciati. Questo simbolo viene più volte evidenziato e il messaggio che alla fine viene fatto passare in chi vede il film e nell’immaginario collettivo è molto esplicito e per noi altamente offensivo e sbagliato.
Noi liberi muratori del Grande Oriente d’Italia, cittadini che pagano il canone come gli altri, siamo sconcertati dall’accostamento che viene fatto così opinatamente e capziosamente, fra la Massoneria e il malaffare, la camorra o altre camorre che girano in vestito bianco e operano in zone grigie dell’illegalità.
Noi liberi muratori siamo rammaricati dal fatto che, sia pure nell’ambito di una fiction, per l’ennesima volta si voglia fare passare la Massoneria per un potere criminale o colluso con la criminalità. La Rai da servizio pubblico ha il compito di informare, di educare, di fornire dei prodotti che non ledano e non mettano a rischio l’immagine di cittadini, associazioni, istituzioni come il Grande Oriente d’Italia-Palazzo Giustiniani. Tra l’altro viviamo in momenti molto cupi che potrebbero scatenare menti folli e gesti inconsulti.
Egregio Direttore, il Grande Oriente d’Italia è la Casa della Libertà, dei diritti dell’Uomo e del libero pensiero. Angelo Vassallo, i cui assassini a distanza di anni, non hanno ancora un volto, si è battuto per migliorare le condizioni di vita degli abitanti del suo Paese, migliorarlo e allontanare il malaffare. Ha pagato con la vita il suo civico coraggio. Noi ne onoriamo la memoria.
Allo stesso tempo non vogliamo che la grande storia della Massoneria sia infangata da trame che, per mere ed accattivanti esigenze di copione, nulla hanno a che vedere con la realtà della nostra Istituzione. La Libera Muratoria opera al Sole della Legalità e persegue nobili valori e principi che sono contrari alle mafie ed ai comitati di affari.
Fiducioso di una Sua riflessione e in attesa di una risposta.
Stefano Bisi
Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia-Palazzo Giustiniani