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mercoledì 22 febbraio 2017

A Camerano occhiali gratis per la fasce deboli. Dopo l’ambulatorio dentistico solidale ecco le cure oculistiche | Corriere Adriatico


Oculista e occhiali gratis a Camerano per le fasce più deboli. Dopo l’ambulatorio dentistico inaugurato nel dicembre 2015, la società “Per gli Asili Notturni Umberto I” di Torino, ente morale onlus affiliato alla Massoneria del Grande Oriente d`Italia, amplia i propri servizi nella città delle grotte offrendo cure oculistiche gratuite di tipo assistenziale alle fasce meno abbienti della popolazione. Nata nell’Ottocento per fornire assistenza ai barboni e diventata oggi una delle più importanti realtà filantropiche operanti in Italia, l`associazione umanitaria ha chiesto al Comune di poter estendere il proprio ambito di intervento, affiancando alle prestazioni mediche già espletate presso l`immobile di via Leopardi, concesso dall’Ente in comodato d’uso, «anche un accesso sociale per cure oculistiche gratuite, compresa l’eventuale fornitura gratuita di occhiali (montatura e lenti) ove prescritto dallo specialista». Una richiesta che lo sorso 7 febbraio la giunta comunale ha deciso di accogliere «in quanto rispondente a bisogni concreti di salvaguardia della salute» e in linea con la «politica di welfare privato a integrazione del welfare pubblico in armonia con i servizi e le strutture pubbliche» perseguita dall’associazione. E ancora, l’associazione si farà carico dell’installazione della strumentazione medica necessaria e delle forniture. Non vi saranno pertanto oneri aggiuntivi per il Comune. Una volta attivato il servizio, il Comune pubblicherà un bando. Le domande saranno accolte in base all’ordine cronologico di arrivo. L’iniziativa è riservata a nuclei familiari in condizioni socio-economiche precarie (certificazione del reddito Isee inferiore a 10.389,46 euro) con priorità a bambini e ragazzi, nell’ottica di favorire la prevenzione, e agli anziani e disabili; prevede un pacchetto di cinque prestazioni totali a paziente con possibilità di accesso fino a un massimo di due componenti per nucleo; ed è aperta a cittadini residenti negli altri comuni dell`ambito, laddove si presentino spazi vuoti. (a. c.)
Corriere Adriatico 21 febbraio 2017
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