Non si è fatta attendere la risposta del Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Stefano Bisi, intervistato da OK!Mugello, in relazione alla richiesta degli elenchi iscritti alla Massoneria da parte della Commissione Antimafia.
Lunedì 13 Febbraio la commissione parlamentare Antimafia era presente a Firenze per un vertice in prefettura sulla criminalità organizzata in Toscana (con la presidente Rosy Bindi), alla presenza dei prefetti di tutte le province (articolo del resoconto qui).
A margine dell’incontro fiorentino si è tenuta una conferenza stampa, durante la quale l’Onorevole Bindi ha dichiarato, in merito al ruolo della Massoneria, che (secondo la commissione) il punto non sarebbe dare la «caccia ai massoni»; ma individuare quei membri deviati che possono rappresentare dei canali preferenziali per le organizzazioni criminali.
E in questo senso, ha sottolineato la Bindi, «cerchiamo la collaborazione degli affiliati anche se constatiamo che questa non c’è da parte del Grande Oriente d’Italia». Atteggiamento errato perché «l’antimafia fa bene alla massoneria».
Martedì 14 febbraio, la redazione di OK!Mugello ha quindi intervistato il Gran Maestro Stefano Bisi a margine della conferenza “Il mediterraneo. Spiritualità Genti e Religioni” che vedeva la presenza del Professore Vito Mancuso (docente di Storia delle Dottrine teologiche presso l’Università degli Studi di Padova), Izzeddin Elzir (presidente dell’Unione delle Comunità Islamiche d’Italia), tenutasi presso il Grand Hotel Michelangelo di Firenze.
Bisi ha affermato nuovamente che non esisterebbe nessuna ritrosia con la commissione antimafia con la quale ha confermato la volontà di piena collaborazione. Un NO deciso, invece, alla richiesta della consegna degli elenchi degli iscritti poiché, ha detto, non è possibile demonizzare una comunione intera.
Dello stesso avviso anche il viceministro Riccardo Nencini, il quale attraverso un post pubblicato su Facebook commenta la richiesta da parte della Commissione Antimafia degli elenchi del Grande Oriente d’Italia. Sottolineando di non essere massone, ma annunciando che sabato sarà a Firenze per commemorare Gustavo Console, avvocato ucciso dai fascisti durante un raid contro la massoneria. E dice che chi copre il malaffare va perseguito ma che altro è invece promuovere le liste di proscrizione.